Gestione dei rifiuti: un'alternativa sostenibile all'inceneritore
- claudio geat
- 13 gen
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 21 gen

La gestione dei rifiuti è una delle sfide più urgenti per le città moderne e Trento non fa eccezione.
Con circa 40.000 tonnellate di rifiuto residuo, provenienti dall'intera provincia, da gestire ogni anno, il dibattito sulla costruzione di un inceneritore è tornato al centro dell’attenzione, alla luce del quasi completo esaurimento dell'attuale discarica sita nel comune di Trento, a Ischia Podetti. Tuttavia, questa soluzione presenta rischi ambientali significativi, tra cui l’aumento delle emissioni di PM10 e PM2, già critiche per la città, e la riduzione della qualità dell’aria. Esistono alternative più sostenibili che possono essere implementate grazie alle tecnologie moderne, con un impatto molto più contenuto sull’ambiente e sulla salute pubblica.
La tecnologia al servizio di un ciclo virtuoso
Una delle soluzioni più promettenti (già sperimentata da due comuni italiani Siena e Venezia tra gli altri) è rappresentata dagli impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB) a separazione spinta.
Trattasi di una tecnologia che consente una separazione spinta del materiale indifferenziato con una prima essiccazione per togliere l’umidità dai rifiuti e successivamente una separazione dei metalli ferrosi e non ferrosi, plastica per poi ottenere un minimo residuo finale da smaltire in discarica o in impianti dedicati.
Questi impianti utilizzano tecnologie avanzate per suddividere i rifiuti residui in frazioni recuperabili, riducendo notevolmente la quantità di materiale che finisce in discarica. I vantaggi di questa scelta sono molteplici:
1. Riduzione dell’impatto ambientale: gli impianti TMB (trattamento meccanico-biologico) non producono emissioni da combustione rispetto agli inceneritori, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria.
2. Recupero di risorse: materiali come plastica, metalli e organico possono essere reintrodotti nel ciclo produttivo, riducendo la dipendenza dalle materie prime vergini.
3. Flessibilità e adattabilità: queste tecnologie possono essere integrate con sistemi di raccolta differenziata esistenti, ottimizzando i risultati senza richiedere investimenti ingenti.

Perché l’inceneritore non è la risposta
L’incenerimento dei rifiuti è spesso presentato come una soluzione immediata, ma comporta costi economici e ambientali elevati. Oltre alle emissioni nocive, gli inceneritori producono ceneri tossiche che devono essere smaltite in discariche speciali, aumentando ulteriormente l’impatto sul territorio. Inoltre, questa scelta potrebbe bloccare investimenti in soluzioni più sostenibili, cristallizzando un sistema meno efficiente e più dannoso per il futuro. Il calore prodotto dall'inceneritore viene normalmente riutilizzato tramite una rete di teleriscaldamento e Trento ne è completamente priva, con la conseguenza che si sprecherebbe una fonte di calore con conseguente aumento dei costi di gestione.
Le nostre proposte per Trento
Sul tema sottolineiamo la competenza provinciale che agirà di intesa col Comune.
Per promuovere una gestione dei rifiuti più sostenibile, proponiamo:
Implementazione di impianti TMB (trattamento meccanico-biologico): investire in tecnologie a separazione spinta per ridurre il rifiuto indifferenziato e aumentare il riciclo.
Miglioramento della raccolta differenziata: sensibilizzare i cittadini sull’importanza della corretta separazione dei rifiuti e fornire strumenti per facilitarla.
Potenziamento delle discariche temporanee: utilizzare le discariche esistenti come soluzione transitoria fino all’implementazione di tecnologie avanzate.
Coinvolgimento della comunità: promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese per sviluppare soluzioni innovative e condivise.
Partecipa alla rivoluzione della sostenibilità
La gestione dei rifiuti riguarda tutti noi. Partecipa alle iniziative locali per la riduzione dei rifiuti, informa la tua comunità sull’importanza di scelte sostenibili e proponi idee per migliorare il sistema. Ogni piccolo gesto contribuisce a costruire una Trento più pulita e vivibile.
Qualche dato statistico
In Italia, solo il 55% dei rifiuti urbani viene avviato al riciclo, mentre il 22% finisce ancora in discarica (Fonte: ISPRA, Rapporto Rifiuti Urbani 2023).
Gli impianti di incenerimento emettono in media 500 grammi di CO2 per ogni chilogrammo di rifiuto trattato, contribuendo all’inquinamento atmosferico (Fonte: European Environmental Agency, 2022).
A Trento, il livello di PM10 nell’aria supera i limiti stabiliti dall’OMS per oltre 40 giorni all’anno, con impatti significativi sulla salute pubblica (Fonte: ARPA Trentino, 2023).
Nei comuni italiani che hanno adottato tecnologie TMB, il tasso di rifiuti inviati in discarica è sceso del 30% in cinque anni (Fonte: Legambiente, 2023).
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